con il contributo della Direzione Regionale Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Foreste della Regione Lazio e del Dipartimento delle Politiche Europee e Internazionali dello Sviluppo Rurale – Direzione Generale dello Sviluppo Rurale – DISR III del Masaf con DM 0646240 del 16/12/2022 - avviso pubblico n. 273090 del 16 giugno 2022
ITIENOLAZIO è un progetto curato da Arsial su mandato della Regione Lazio e finanziato dal Masaf nell’ambito della Legge n. 194/2015 “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare”. In considerazione delle potenzialità del turismo del vino, quale strumento di crescita economica e culturale dei territori vitati, oltre che di salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente, il progetto ha l’intento di qualificare e implementare l’offerta turistica esperienziale, che abbina la degustazione delle produzioni vinicole alla visita dei luoghi e dei territori di produzione, nonché alla conoscenza di culture e tradizioni della gente che li vive. Questa forma di turismo, nota come ENOTURISMO, è normata sia a livello nazionale (Legge 27.12.2017 – DM 12.03.2019) che regionale (LR Lazio 14/2023), contempla “…le attività di conoscenza del vino espletate nel luogo di produzione, le visite nei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, la degustazione e la commercializzazione delle produzioni vinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nell'ambito delle cantine.” Questa sezione dell’App dedicata agli itinerari sull’enoturismo “biodiverso”, ha la finalità di veicolare le informazioni tecniche (vitigni autoctoni, certificazioni DOP/IGP), turistiche (servizi enoturistici offerti) di scala aziendale, e le modalità di prenotazione dei servizi offerti dai custodi della biodiversità viticola del Lazio.
ARSIAL, nell’ambito della LR. 15/2000 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario”, ha censito, caratterizzato ed inscritto al proprio Registro Volontario Regionale (RVR) ben 47 vitigni autoctoni relitti, di cui 44 per uve da vino, 3 per uve da tavola. Al fine di garantire la commercializzazione dei vini ottenuti da vitigni della biodiversità di interesse agrario, 29 dei 44 vitigni già censiti sono stati poi iscritti, a cura dell’Agenzia, al Registro Nazionale (RNVV) e Regionale delle varietà di vite idonee alla produzione di uva da vino: la riattivazione della filiera dei vitigni autoctoni a rischio di erosione genetica interessa oggi circa 700 ettari di vigneti, con una produzione di circa 50.000 ettolitri di vino monovitigno, in capo a 90 cantine in tutti i territori di più antica vocazione vitivinicola del Lazio che, attraverso il progetto “Un calice di biodiversità in cantina” possono essere meglio valorizzati, anche in chiave enoturistica.